“Fare vino è un segno di civiltà che permette di rafforzare il legame con la terra, le origini e le tradizioni”
Tra le nostre colline, in un limbo di verde che separa il mondo che corre da quello che cammina, le radici della terra trovano naturale sviluppo nell’opera dell’uomo; qui, quella spiritualità che la civiltà moderna si ostina a calpestare sembra ancora, nonostante tutto, intatta. Nella filosofia produttiva della nostra famiglia le fasi della vendemmia rispettano le leggi e i tempi dalla natura, una semplicità che si manifesta nell’equilibrio dei nostri vini.
Abbracciando questa filosofia produttiva, la missione di oggi è di essere sostenibile, per questo conduciamo i nostri vigneti con metodi naturali, usando unicamente concimi come letame ed humus, praticando il diserbo meccanico e festeggiando la prima vendemmia biologica certificata nel 2021.
Siamo in una terra da sempre crocevia delle culture europee e zona di grandi vini bianchi dove, da oltre tre generazioni, continuiamo a portare avanti con passione progetti ambiziosi e fuori dagli schemi, con il solo obiettivo di raccontare in un calice l’unicità di queste terre e la passione per il vino.
Rappresentiamo l’anima autoctona del territorio, dal Friulano alla Ribolla, ma, non solo, anche quella tipica, come il Merlot e il Cabernet, che hanno trovato il giusto ambiente per crescere dopo 40 anni. Il Friuli oggi è una terra conosciuta in tutto il mondo per i grandi vini bianchi, ma la famiglia Zamò punta da sempre anche sui vini rossi senza mezzi termini, sia per proseguire il percorso già iniziato con il Ronco dei Roseti, sia per dare valore ai vitigni autoctoni come il Pignolo e il Refosco dal peduncolo rosso, di personalità autentica e di non facile omologazione.
Il 40% dei 65 ettari vitati è infatti occupato da vitigni a bacca rossa, una percentuale sicuramente al di sopra della media regionale. Questo non significa, ovviamente, tralasciare i vini bianchi che rappresentano comunque la vera vocazione aziendale.